sabato 31 luglio 2010

Comunicato FIM CISL


Come già comunicato in precedenza, tra le O.O. S.S. in data 26 luglio presso AMMA To, sì è tenuto l’incontro per valutare la proposta aziendale di proroga della procedura di mobilità aperta il 16 marzo scorso.

Durante lo stesso incontro è emerso un esubero di personale presso la SILA HOLDING INDUSTRIALE di 5 lavoratori. Dato il cambiamento di situazione dichiarato in quell’incontro e che non è mai emerso prima da parte dell’azienda, abbiamo ritenuto opportuno richiedere di rinviare la discussione a settembre in un appropriato incontro.

Per tutta risposta incomprensibilmente l’azienda in data 27 luglio, comunica alle R.S.U. aziendali la richiesta di apertura delle procedure di mobilità in modo unilaterale, per procedere al licenziamento per eccedenza del personale.

Si fa notare che l’azienda ha richiesto un incontro presso l’AMMA per il giorno 1/09/2010,data che corrisponde all’ultimo giorno utile per gestire le procedure.Infatti essendo il numero di lavoratori inferiore a 10 elementi i giorni a disposizione per formalizzare il tutto passano da 75 a 37.

Nelle situazioni di crisi ( cassa integrazione ecc.) così come stabilito dalle normative vigenti, il Sindacato è SOGGETTO deputato alla gestione della crisi stessa e degli Ammortizzatori Sociali che vengono utilizzati, pertanto l’azienda deve consultare PREVENTIVAMENTE le R.S.U.

Questi sono i nostri intenti e, pertanto, invitiamo la direzione aziendale ad adottare comportamenti e modi di agire che siano propri di chi RICONOSCE il Sindacato e la RSU ed il proprio ruolo.



Moncalieri, 29 luglio 2010



p. la FIM-CISL Emilia Cosentino

martedì 27 luglio 2010

Le RSU di Sila Holding e Sila Telecomandi non accettano di prorogare la mobilità


L’azienda ha convocato i rappresentanti RSU della Sila Holding e di Sila Telecomandi il 26 luglio presso l’AMMA per proporre una proroga alla finestra di mobilità volontaria fino a fine anno. Tale finestra sarebbe passata dai 120 giorni (termine ordinario fissato dalla legge) a più del doppio di tempo.
Abbiamo valutato con attenzione e senza pregiudizi le ragioni esposte dal dottor Venezia e abbiamo deciso unanimemente di non accettare questa proroga, ragionevolmente certi di aver rappresentato la volontà e gli interessi dei colleghi. I dettagli e le motivazioni verranno esposti nelle prossime assemblee o in bacheca sindacale. La situazione ora è questa: la mobilità volontaria, condivisa dai sindacati il 16 marzo, è scaduta.
Vi avevano aderito 5 persone di Sila Telecomandi e una di Sila Holding.

giovedì 22 luglio 2010

Sila Telecomandi

"Se la produzione viene spostata all'Estero, la progettazione prima o poi la segue"

Questo diceva un dirigente dell'azienda in cui lavoravo prima.
E' opportuno che i lavoratori delle due aziende si parlino perchè i nostri destini non sono affatto slegati, per questo diamo ospitalità in questo post alle questioni legate alla nostra consociata di Nichelino fino al momento in clui i suoi rappresentanti avranno modo di aprire un blog, che gestiranno sotto la loro responsabilità. Nel frattempo potete iniziare a proporre e discutere qui sotto, ricordando che anche per i, pur preoccupatissimi, colleghi di Nichelino valgono le stesse regole riportate nel primo post.

mercoledì 21 luglio 2010

Incontro con l'azienda

Lunedì 26 luglio la RSU è convocata presso la sede dell'AMMA per parlare di Mobilità per la Sila Holding e la Sila Telecomandi. Si è esitato a diffondere questa notizia nell'attesa, vana, di saperne di più e per non ingenerare preoccupazioni nei colleghi. In compenso cercheremo di riportare celermente, su queste pagine o in assemblea le questioni che ci verranno sottoposte.
Sarà anche un modo per approfondire meglio la situazione in Sila Telecomandi, che abbiamo il dovere di tenere d'occhio e di sostenere, per quanto ci sarà possibiile.

martedì 20 luglio 2010

Trasferte

Claudio scrive:
"Non ha senso che soltanto perchè sono forfettario e mi capita di lavorare di sabato e domenica a Cassino non debba ricevere qualche soldo in più [...]
Non ha senso che soltanto perchè sono forfettario mi mandino 3 settimane in Brasile senza darmi neanche 1 euro in più nonostante abbia viaggato anche di sabato e domenica.
Infine vorrei aggiungere che non ha senso che soltanto perchè sono forfettario non mi diano nessun incentivo quando mi chiedono di fare una trasferta a Monaco in macchina andata e ritorno in due giorni [...]"

Avendo ben chiara questa questione, avevo chiesto al Direttore del personale se non sia il caso di introdurre incentivi per chi va in trasferta e mi è stato risposto che non sono obbligatori e che l'azienda non se lo può permettere. Ho ovviamente replicato che in trasferta vengono mandati coloro che sono disponibili e che sono ritenuti più capaci di altri di risolvere i problemi, riallacciandomi alla questione generale di premiare coloro che si rendono più utili all'azienda.

Nessuno chiede di arricchirsi, semplicemente vorremmo compensare in piccola parte i disagi di stare lontano da casa e famiglia e forse di non arrossire di imbarazzo quando parenti ed amici al ritorno da un mese di trasferta dicono, "beh, SICURAMENTE avrai guadagnato qualcosina in più".