martedì 20 luglio 2010

Trasferte

Claudio scrive:
"Non ha senso che soltanto perchè sono forfettario e mi capita di lavorare di sabato e domenica a Cassino non debba ricevere qualche soldo in più [...]
Non ha senso che soltanto perchè sono forfettario mi mandino 3 settimane in Brasile senza darmi neanche 1 euro in più nonostante abbia viaggato anche di sabato e domenica.
Infine vorrei aggiungere che non ha senso che soltanto perchè sono forfettario non mi diano nessun incentivo quando mi chiedono di fare una trasferta a Monaco in macchina andata e ritorno in due giorni [...]"

Avendo ben chiara questa questione, avevo chiesto al Direttore del personale se non sia il caso di introdurre incentivi per chi va in trasferta e mi è stato risposto che non sono obbligatori e che l'azienda non se lo può permettere. Ho ovviamente replicato che in trasferta vengono mandati coloro che sono disponibili e che sono ritenuti più capaci di altri di risolvere i problemi, riallacciandomi alla questione generale di premiare coloro che si rendono più utili all'azienda.

Nessuno chiede di arricchirsi, semplicemente vorremmo compensare in piccola parte i disagi di stare lontano da casa e famiglia e forse di non arrossire di imbarazzo quando parenti ed amici al ritorno da un mese di trasferta dicono, "beh, SICURAMENTE avrai guadagnato qualcosina in più".

1 commento:

  1. Scusa se leggo solo ora, ma il periodo è caldo e non solo dal punto metereologico. Per quanto riguardo l'indennità trasferta,poterebbe essere un punto di contrattazione aziendale, cioè inserito in una vera e propria piattaforma. A questo punto dopo le ferie bisognerà iniziare con l'analisi dei bisogni dei lavoratori e costruire un'ipotesi di pioattaforma. Insomma da settembre (spero che sia finito il periodo delle chiusure delle azienda) sotto con la contrattazione di secondo livello.

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